destionegiorno
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sono Io........... Sandrine e le mie sono solo...... "Sono solo poesie" Quegli sguardi nel vento, quelle fole che scompigliavano i miei giovani e lunghi capelli, son solo poesie, son poesie i giorni perduti nelle lacrime, son poesie i giorni conquistati con il sangue fra i denti, con la rabbia ... (continua)
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Stanco è il mio torpore
limiti ai ricordi
confuse risa e
attoniti pianti
domani è già qui.
Per la crudeltà di Lei,
esasperata madre
per esser tale.
Nel gelo del suo abbraccio
svanisce il calore
del tuo
seppur... leggi...
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Il tuo volto fuggiva
dal vento al mare,
perdevo la memoria di te
ogni giorno
nei miei sorrisi di bimba
dove la malinconia
già scivolava
dagli occhi al cuore
Ricordo quei tuoi
luminosi sorrisi
ad affascinar i cuori,
Tu come una... leggi...
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A sera fanciulla
di stanchezza giace
e nel sopir
di lui sogna
padrone del tempo
ispirata ispirazione
accarezza il suo essere
nel respiro del vivere
intenso volare
gioia del candore
che onesto s'accende
a vivida passione
eccolo come vento
si... leggi...
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Mentir sorridendo!
Afflati di circostanza,
in coreografie di danze
circoscrivono,
delimitano;
obblighi,
sentimenti,
comportamenti!
Poeta vuoi urlar
nel contempo
mente t'inganna
e modula solo
fioche parole.
E' l'attimo
del misero attore... leggi...
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Sandrine Novelli
Come ladra furtiva
dai perduti gesti,
tu, coperta di stracci
legati a guisa
di mantello
infame olezzo
immemore
dell'antico orgoglio
pencoli trascinando
invisibile i tuoi passi
fra ripetuti giorni
ed innominate notti
di freddo e fame.
Stridente al vivere
è il tuo dissacrante
ebbro bestemmiare
che discosta da te
l'altrui passo.
Incontrai di te
oramai
solo l'ombra
della tua antica
fulgida beltà.
Per un solo istante
atterrita
in te mi specchiai.
Dimmi...
fosti tu mai donna,
madre o figlia,
amata o amante?
Il tuo sdentato ghigno
ti conta
seppur tu taccia.
Ridendo
rotoli fra i cartoni
del tuo presunto castello
ove regni
perduta nelle trine
immemori
di una sera in festa per te
ove fosti,
non par vero,
lieta fanciulla.
Or sei lì,
gettata via,
come inutile cosa. | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«"Déchéances" ...Et elle me dit: - Je vis près de chez vous, oublié dans le noir de ta vérité!!
Et aujourd'hui encore, je me demande - ils sont de l'invisible ou sommes- nous aveugles?» |
la prima lettura della mattina .mi ha fatto ben, bei versi (maria francesca)
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